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Un piccolo allevamento per pensare in grande

Nuovi passi avanti per Girl Power, il progetto contro lo sfruttamento sessuale promosso da Cesvitem e EFA in Tanzania: con il sostegno della Chiesa Valdese č partita la costruzione dell'allevamento per autofinanziare le attivitą di The Eqaulity for All.

Nuovi passi avanti per Girl Power, il progetto promosso da Cesvitem e dall’ong tanzaniana The Equality for All contro lo sfruttamento sessuale di bambine e ragazze. A Rau Village, nel nord dell Tanzania, è diventata realtà la struttura che ospiterà l’allevamento suino gestito da EFA, che permetterà all’ong di autofinanziare le proprie attività. Grazie al finanziamento ricevuto dalla Chiesa Valdese tramite i fondi dell’Otto per Mille, nei primi mesi dell’anno sono stare realizzate tutte le opere in muratura: dieci porcilaie da 3 metri per 3, più una struttura di 18 metri quadri comprendente una stanza per il guardiano e un magazzino per il deposito di attrezzi e materiali.

Certamente questa fase del progetto è meno emozionante dell’appoggio diretto alle ragazze, concretizzatosi già a inizio gennaio con la consegna alle prime quindici beneficiarie di contributi per la copertura delle spese scolastiche e per l’avvio di attività micro-imprenditoriali. Ma a livello strategico si tratta di un passo importantissimo. “Fin dalla nostra fondazione - sottolinea Lilian Msaki, fondatrice e direttrice di EFA - abbiamo avuto chiaro che non possiamo pensare di dipendere per sempre dagli aiuti di un donor esterno. Dobbiamo trovare il modo di autofinanziare le nostre attività. L’allevamento fa parte di questa strategia: una volta a regime, ci permetterà di ricavare dei fondi con cui potremo aiutare autonomamente altre ragazze. Abbiamo davanti agli occhi gli effetti tremendi del circolo vizioso di povertà e sfruttamento. Ora possiamo sostituirlo con un circolo virtuoso di benessere e riscatto”.  

Sulla base di un ciclo produttivo di 18 mesi, una stima prudenziale prevede a regime entrate per circa 15 mila dollari, con un ricavo netto di circa 5.000 dollari, grazie al quale EFA sarà in grado di finanziare autonomamente iniziative di sostegno a favore di bambine e giovani a rischio individuate tramite il “Street outreach project”, le attività di contatto sul campo che hanno ha già portato all’individuazione di 150 donne e ragazze a rischio. “Con le nuove tranche del finanziamento della Chiesa Valdese, - conclude Lilian – nei prossimi mesi completeremo le strutture e acquisteremo i primi capi per l’avvio dell’allevamento vero e proprio. A quel punto tutta la nostra strategia d’intervento potrà tradursi in aiuto concreto per le nostre ragazze”.

Notizia del 15/05/2018


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