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Attività nelle scuole, anno record per il Cesvitem

Attività nelle scuole, anno record per il Cesvitem

57 laboratori realizzati, 87 classi incontrate, 1.710 alunni e 108 insegnanti coinvolti: sono questi i numeri del nostro impegno per l'educazione alla cittadinanza globale.

Mancano pochi giorni alla fine della scuola, le vacanze sono ormai ad un passo. L’anno scolastico del Cesvitem sì è concluso con qualche settimana d’anticipo, il 15 maggio, con l’ultimo incontro di questo intensissimo 2017-2018. Il bilancio è una serie di piccoli record per la nostra associazione: 57 laboratori realizzati, 87 classi incontrate, 1.710 alunni e 108 insegnanti coinvolti. In tutto 86 ore complessive a girare di classe in classe, parlare di diritti, sviluppo sostenibile, stili di vita, giustizia. A riflettere e capire assieme ai ragazzi che in fondo, come dice l'ex presidente dell'Uruguay José Mujica, il primo passo da fare è imparare a pensare come specie umana e non come individui. La conclusione ideale di questo lungo viaggio è stata, domenica 13 maggio, la terza edizione di MammArt, l’open day organizzato dall’Istituto comprensivo Gabrieli di Mirano (VE) in occasione della festa della mamma. Una splendida giornata che ancora una volta si è trasformata in un’occasione per rinforzare il ponte di solidarietà con Trujillo e con le mamme peruviane impegnate in una quotidiana lotta in difesa dei diritti fondamentali dei loro figli.

 “Gli incontri nelle scuole - spiega Simone Naletto, presidente del Cesvitem– rappresentano uno strumento fondamentale per il nostro impegno nel Sud del mondo. Nel tentativo di promuovere i processi di autosviluppo in Africa e Sudamerica, il ruolo degli abitanti del Nord non può essere limitato all’assistenzialismo e al sostegno economico. Occorre un cambiamento forte della concezione di sviluppo, dato che il modello su cui abbiamo fondato il nostro benessere sta mostrando tutti i suoi limiti, ambientali e di giustizia”. Diviene così fondamentale da un lato costruire una nuova idea di sviluppo, che, a partire dai bisogni del Sud del mondo e dalla responsabilità verso le generazioni future, si orienti verso la sobrietà e la giustizia. Dall’altro lato promuovere una presa di coscienza del potere insito nei nostri gesti quotidiani e della responsabilità che ne deriva. Il tutto “partendo proprio dal coinvolgimento dei più giovani, nella convinzione che la costruzione di un domani migliore sia nelle mani delle nuove generazioni”.

Tutto questo impegno ha già dato i suoi primi frutti solidali, come dimostrano i tanti esempi di classi e scuole che, dopo la realizzazione dei laboratori, si sono impegnate in attività di raccolta fondi a favore dei nostri progetti nel Sud del mondo: c’è chi ha finanziato lo scavo di un pozzo in Ciad, chi ha sostenuto il restauro dei Clubes de madres di Trujillo, chi ha avviato per la prima volta un sostegno a distanza e chi ha confermato l’ormai ultradecennale sostegno a nove bambini e ragazzi dei nostri progetti. A tutti - studenti, insegnanti e famiglie - il nostro più sentito grazie. Buone vacanze!

Notizia del 30/05/2018


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