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Dai Beatles al ciad, in coro per l'acqua

La locandina del concerto del 27 maggio

Dai Beatles al Ciad, in coro per l'acqua

Si avvia alla conclusione l'orginale progetto didattico sulla globalizzazione ideato dal Cesvitem con la scuola media Mazzini di Mirano (VE): il clou venerd́ 27 maggio con "The Pop Story", concerto di beneficienza a favore del Progetto Pozzi Ciad.

Da John Lennon al diritto all’acqua. Dagli Abba al Progetto Pozzi Ciad. Mondi lontanissimi e apparentemente inconciliabili. E che invece, potenza della solidarietà, si sono amalgamati alla perfezione in un progetto didattico a dir poco originale, frutto della collaborazione tra il Cesvitem e la scuola media Mazzini di Mirano (VE). A fare da trait d’union il professor Filippo Rossi, docente di musica legato da sempre alla nostra associazione: c’era infatti anche lui, trent’anni fa, nel gruppo di giovanissimi che diede il via a questa grande avventura solidale. Un legame che non è mai venuto meno e che quest’anno è sfociato nel progetto “Dalla globalizzazione della musica alla globalizzazione dei diritti”, il cui clou è in programma il prossimo 27 maggio con il concerto scolastico di beneficenza “The pop story”. Accompagnati dagli Electrofyin’ Chorus, i cori dell’Istituto Comprensivo Mirano 2 (di cui fa parte anche la Mazzini) e del X Istituto Comprensivo Stefanini di Padova si esibiranno in un vero e proprio viaggio musicale a cavallo tra gli anni ’60 e ‘80, dai Beatles a Michael Jackson passando per gli Abba e i Bee Gees.

“L’esperienza del coro - sottolinea il professor Rossi - va ben oltre l’aspetto puramente musicale. È una grande occasione per imparare a “fare insieme”, un’opportunità di integrazione e socializzazione: si impara a cantare in gruppo solo imparando ad ascoltare, se stessi e gli altri”. Il coro diventa quindi luogo dove tutti contribuiscono alla realizzazione di un prodotto artistico, espressione di un gruppo che apprende aiutandosi e crescendo insieme. Da questo punto di vista, la scelta di un repertorio pop per il concerto del 27 maggio non è certo casuale. “Dalla seconda metà del Novecento la musica si è ritagliata un ruolo fondamentale dal punto di vista sociale. È uno strumento che i giovani utilizzano nella loro quotidianità per fini che sono al di fuori della sfera prettamente artistica: si utilizza per condividere emozioni, per dar voce alle aspettative e alle speranze di intere generazioni. Diventa un fenomeno in tutto e per tutto globale”.

La collaborazione con il Cesvitem parte proprio da qui e si è concretizzata in una serie di incontri che hanno coinvolto le classi terze della scuola media Mazzini. “Il percorso - spiega Giovanni Costantini, referente Cesvitem per le attività di educazione allo sviluppo - è partito proprio dai Beatles, pionieri, almeno dal punto di vista della cultura popolare, della globalizzazione. Seguendo il filo rosso delle loro canzoni, abbiamo riflettuto su come questo fenomeno sia divenuto negli anni sempre più pervasivo, creando interdipendenze a livello economico, sociale e culturale che hanno contratto da tutti i punti di vista le distanze”.

Ecco allora l’immagine del “condominio mondo”, in cui le azioni di ciascuno di noi hanno una conseguenza diretta anche sugli altri “condomini”, sulle loro vite e sui loro diritti fondamentali. “Con i ragazzi abbiamo riflettuto su come i nostri comportamenti e le nostre scelte quotidiane finiscano per creare degli squilibri a livello di benessere tra Nord e Sud del mondo, con il potere e la responsabilità di influenzare la vita di persone e comunità lontane anche migliaia di chilometri”. Per concretizzare il tutto, gli studenti coinvolti hanno avuto una responsabilità in più: scegliere, tra i progetti del Cesvitem che gli sono stati presentati, quello che beneficerà della raccolta di offerte che sarà effettuata in occasione del concerto finale. La scelta, a maggioranza schiacciante, è caduta sul Progetto Pozzi Ciad. Per dimostrare che, tra i Beatles e il diritto all’acqua, la strada è molto più breve di quanto si possa immaginare.

Notizia del 26/04/2016


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