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Educare per un mondo nuovo

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Educare per un mondo nuovo

Educazione allo sviluppo, ecco tutte le proposte per l'anno scolastico 2010-2011 promosse da sette ong e associazioni venete: quaranta laboratori per rispondere alle sfide educative del presente e del futuro

Quaranta laboratori per rispondere alle sfide della globalizzazione, quaranta opportunità per “educare per un mondo nuovo”.  È la proposta di educazione allo sviluppo per le scuole d’infanzia, primarie e secondarie della regione Veneto ideata, per l’anno scolastico 2010-2011, da sette ong e associazioni venete di cooperazione internazionale aderenti al Cipsi (GMA, Cesvitem, N.A.D.I.A., Di Tutti i Colori, Fratelli dell’Uomo, Nats per… e Una Proposta diversa).

L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Giovani diritti in Veneto”, si articola in 38 laboratori rivolti ad alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, più due laboratori per adulti, in particolare insegnanti ed educatori. Un valido supporto per tutti coloro che hanno raccolto la sfida di educare alla cittadinanza, preparando le nuove generazioni a rispondere alle sfide poste dalla crescente complessità dei problemi, ad affrontare le incertezze, a sviluppare l’intelligenza interculturale e la reciproca comprensione.

“Nell’attuale rinnovamento epocale nel quale siamo chiamati a vivere - sottolinea nell’introduzione della brochure di presentazione Barbara Guidetti del Centro Studi Interculturali dell’Università di Verona -  , è urgente per l’educazione di ripensare al proprio ruolo, alla propria responsabilità, alla propria immagine, rispondendo alla profonda crisi che travolge tutte le istituzioni educative, in particolare la famiglia e la scuola”. In questo senso la strada maestra non può che essere quella pedagogica, “un approccio che rende possibile ripensare all’educazione recuperando aspetti positivi del passato (approccio transculturale e multiculturale), riconoscendo le potenzialità delle scoperte recenti, specie nel settore dei metodi e delle opportunità didattiche”. La pedagogia interculturale permette quindi “di rivisitare l’educazione congiungendo il meglio della tradizione, con l’esigenza del contingente, stando sempre bene attenta alle sfide che il futuro ci prepara permettendo agli educatori di trasformare sfide e conflitti multietnici e multiculturali in opportunità di arricchimento personale e sociale”.

Collegandosi al link nel box Approfondimenti è possibile consultare e scaricare le schede di ogni singolo laboratorio in formato pdf, con l'indicazione dei destinatari e suddivise in sei aree tematiche: Acqua e Risorse Ambientali, Globalizzazione e Sviluppo Sostenibile, Intercultura, Diritti Umani, Donna e Gestione non violenta dei conflitti. Per ogni laboratorio vengono presentati sinteticamente motivazioni, obiettivi, metodologia e attività previste, tempistica e destinatari. Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi all’associazione proponente, utilizzando i recapiti indicati.

Notizia del 20/08/2010


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