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Lettere sostegno a distanza, un Natale… in ritardo

Ci sono giunte numerose segnalazioni circa ritardi nella ricezione della corrispondenza natalizia legata ai progetti di sostegno a distanza. Ci scusiamo con tutti, ma pur avendo organizzato la spedizione con le stesse modalità e tempistiche degli scorsi anni, si sono verificati numerosi disservizi da parte dell'operatore postale a cui ci eravamo affidati.

In queste settimane ci sono giunte dai nostri sostenitori numerose segnalazioni di disservizi rispetto alla corrispondenza di Natale collegata ai progetti di sostegno a distanza. Molti ci hanno chiamato per informarci di non aver ricevuto come di consueto la lettera e la foto del loro bambino o ragazzo. Altri ci hanno segnalato che la corrispondenza è arrivata in forte ritardo rispetto agli standard degli scorsi anni, a volte addirittura ben oltre la metà di gennaio.

A questo proposito, desideriamo informare che tutta la corrispondenza è stata affidata all’operatore postale in due tranche tra il 6 e il 13 dicembre scorso. Attualmente, in base ai report di consegna, ci risultano non recapitate circa 140 buste e siamo in costante contatto con l’operatore postale per verificare e sollecitare il completamento del servizio.

Il lavoro di raccolta e spedizione della corrispondenza è stato effettuato dai nostri operatori nel Sud del mondo e dalla segreteria della sede centrale in Italia con le medesime tempistiche degli scorsi anni. Allo stesso modo, abbiamo affidato il servizio al medesimo operatore postale privato già testato positivamente lo scorso anno. Purtroppo quest’anno, l’operazione è andata solo parzialmente a buon fine: al momento almeno il 50% della corrispondenza è stato recapitato oltre gli standard di servizio che ci erano stati garantiti. 

Siamo profondamente rammaricati per questi disguidi. Da sempre consideriamo il contatto epistolare tra sostenitori in Italia e bambini nel Sud del mondo uno dei punti di forza dei nostri progetti di sostegno a distanza, occasione per creare un ponte concreto di conoscenza e solidarietà. Non a caso dietro la lettera e la foto che i nostri sostenitori ricevono ci sono mesi di lavoro dei nostri operatori in Africa e Sudamerica, oltre ad un non indifferente investimento economico per la spedizione in Italia e, in seguito, dalla sede centrale del Cesvitem alle case di ogni singolo sostenitore. Quest’anno, purtroppo, tutto questo impegno è stato in parte vano.

Nonostante tutto ciò sia avvenuto per cause indipendenti dal nostri controllo, chiediamo scusa a tutti coloro che hanno subito questi disguidi, consapevoli del significato profondo che ha per i nostri sostenitori ricevere per Natale il saluto e il grazie del proprio bambino o ragazzo: vi assicuriamo fin da ora che faremo tesoro dell’esperienza, per migliorare sempre più l’organizzazione del nostro lavoro e valorizzare al meglio il vostro aiuto.

Notizia del 23/01/2017


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