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Girl Power accende i motori in Tanzania

Doppia novità per il progetto promosso da Cesvitem e EFA contro lo sfruttamento sessuale di bambine e ragazze. Un primo finanziamento permetterà l'avvio di un corso di confezione tessile, mentre un allevamento suino partirà con il contributo della Tavola Valdese.

Girl Power muove i primi passi. Grazie all’appoggio del Cesvitem, stanno finalmente per partire le attività del progetto dell’ong tanzaniana The Equality for All contro lo sfruttamento sessuale di bambine e ragazze. In queste ultime settimane sono arrivate infatti due importanti novità. Da un lato il contributo della Tavola Valdese, attraverso i fondi dell’Otto per Mille 2016. Dall’altro lato l’invio della prima tranche di finanziamenti raccolti dal Cesvitem grazie alla generosità dei propri sostenitori. “Non abbiamo parole per esprimere il nostro grazie - scrive da Moshi, nel nord della Tanzania, Lilian Msaki, fondatrice e direttrice di EFA -. La nostra è un’associazione molto giovane, che sta muovendo i suoi primi passi. Questo sostegno in arrivo dall’Italia rappresenta tantissimo, anche al di là del valore economico dei finanziamenti ricevuti. Potremo dare concretezza alle promesse che abbiamo fatto a decine di ragazze con cui siamo in contatto, che hanno bisogno del nostro aiuto e sostegno per provare finalmente a cambiare vita. E guadagneremo sicuramente la fiducia di altre ragazze, che vedendo quanto di buono possiamo fare, si lasceranno avvicinare dai nostri operatori”.

I fondi inviati dal Cesvitem saranno utilizzati per avviare un primo corso di formazione in confezioni tessili, con attività teoriche e, grazie alla fornitura di macchine da cucire, pratiche. “È solo un primo passo - spiega Lilian - ma estremamente importante. Soprattutto nelle aree rurali, molte donne, anche giovanissime, praticano il cosiddetto “sesso di sopravvivenza”: in pratica vendono il proprio corpo in cambio di un pasto per sé e per i loro bambini. È quindi la povertà è il primo fattore che spinge le donne in questo pozzo scuro: se avessero un’alternativa, avessero modo di guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro, le loro vite cambierebbero. Il corso che promuoveremo va in questa direzione, potendo contare su uno sbocco di mercato potenzialmente molto significativo. Operiamo infatti vicino a importanti centri turistici ai piedi del Kilimanjaro: nelle nostre zone passano ogni anno migliaia di turisti e proprio i prodotti di sartoria sono tra i souvenir più ricercati”. 

Estremamente importante è anche il contributo di 12.116 concesso dalla Tavola Valdese, che sarà utilizzato per l’avvio di un allevamento di suini per autofinanziare le attività di EFA. “Fin dalla nostra fondazione, il nostro scopo è quello di essere autosufficienti dal punto di vista economico. Ringraziamo di cuore chi ci sta aiutando in questi primi passi, ma un po’ alla volta dobbiamo puntare ad essere autonomi, a non dipendere finanziariamente da soggetti esterni. L’attività di allevamento che avvieremo va proprio in questa direzione, perché con gli utili potremo allargare ulteriormente il nostro raggio d’azione e coinvolgere nuove beneficiarie. Stiamo gettando le fondamenta di una nuova vita per centinaia di ragazze”.

Vuoi contribuire a questo progetto? Vuoi sostenere l’impegno di Lilian e di EFA? Clicca su “Sostieni questo progetto” nel box Approfondimenti e scopri tutte le modalità per effettuare la tua donazione.

Notizia del 30/11/2017


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