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Casita Augusta, avamposto di solidarietà

Primi lavori a Nuevo Jerusalen

Casita Augusta, un avamposto di solidarietà

Una struttura polivalente nell’estrema periferia di Trujillo: parte da Nuevo Jersualen una nuova sfida per il Cesvitem Perù.

L’annuncio era arrivato pochi mesi fa. A raccontarcelo era stata Suzan Ganoza, responsabile dell’area sociale del Progetto Pininos, nell’intervista pubblicata nel numero di dicembre 2013 della nostra rivista Il Girotondo. “Vogliamo allargare il nostro raggio d’azione - raccontava Suzan -, vogliamo inseguire la povertà, che con il continuo arrivo di nuove famiglie provenienti dall’interno della regione si sta spostando progressivamente verso le periferie delle periferie rappresentate dalle aree più alte dei distretti, sulle colline che circondano la città. Qui sono sorti numerosi insediamenti, ma si tratta di aree prive di tutto. Non ci sono scuole, non ci sono centri medici, non ci sono strade d’accesso. È questa la nuova frontiera del nostro lavoro”.

Detto fatto, a fine aprile sono cominciati i lavori per la realizzazione di un avamposto del Cesvitem Perù nell’insediamento di Nuevo Jerusalén. “È una zona del distretto del Porvenir - spiega il rappresentante del Cesvitem Attilio Salviato - formatasi poco più di dieci anni fa attraverso le cosiddette “invasiones”, ovvero le occupazioni non autorizzate di terreni pubblici da parte di famiglie povere provenienti in particolare dalle zone montuose della sierra”. Un insediamento, dunque, nato senza alcuna programmazione urbanistica, con la conseguente mancanza ancor oggi di servizi come acqua, fognature ed energia elettrica. Per non parlare, riprendendo le parole di Suzan, di scuole o ambulatori. “La situazione peggiore - sottolinea Attilio - è nel terzo settore dell’insediamento: nelle altre zone qualche opera pubblica è stata realizzata o almeno progettata, qui siamo proprio all’anno zero”.

È proprio nel terzo settore che il Cesvitem Perù ha acquistato un terreno di 160 metri quadri, dove è in costruzione una struttura che sarà intitolata “Casita Augusta”, in onore della sostenitrice che ha finanziato l’opera. “Per adesso stiamo rimuovendo l’enorme quantità di sabbia che ricopre il terreno. Sarà una struttura funzionale ma molto semplice, costruita in adobe, i mattoni non cotti tipici delle periferie di Trujillo. Questo sia per risparmiare economicamente, sia per inserirci al meglio nel contesto locale, dando alla gente l’idea di un servizio quasi famigliare, di cui ci si può fidare. I legami all’interno della comunità sono molto allentati. E non potrebbe essere altrimenti visto come sono nati questi insediamenti. Per questo, anche a livello d’immagine, dobbiamo entrare in punta di piedi”.

A questo proposito Attilio racconta un aneddoto illuminante. “Al di là dell’assenza delle istituzioni, a minare qualsiasi prospettiva di sviluppo è proprio la mancanza di relazioni tra le persone. Lungo la strada che porta al terreno di Casita Augusta le case sul lato destro sono state costruite un metro più in alto rispetto a quello sul lato sinistro. Finché i residenti non troveranno un accordo sul livello intermedio non sarà possibile asfaltare la via e transitare con qualsiasi mezzo comporterà sempre il rischio di insabbiarsi”.

La casita sarà composta da due ambienti, una struttura polivalente che mira ad essere un punto di riferimento soprattutto per i più piccoli. “Puntiamo a sostenere una cinquantina di bambini, attraverso l’organizzazione di campagne pediatriche, laboratori ludico-ricreativi, distribuzioni di alimenti. Lo spazio esterno sarà recintato, per consentire di realizzare attività anche all’aperto restando comunque in un luogo protetto. Sempre all’esterno saranno installati una cisterna per l’acqua e un servizio igienico”. Ma l’obiettivo finale è di agganciare, attraverso i bambini, le famiglie e, in generale, la comunità del settore. “Qui c’è un’assenza pressoché totale delle istituzioni pubbliche e dei servizi sociali - conclude Attilio -. Casita Augusta è il primo passo per aiutare questa gente a non sentirsi abbandonata a se stessa”.

Notizia del 15/05/2014


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