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L'8 marzo visto dal Perù

L'8 marzo visto dal Perù

Anche quest'anno la nostra sede a Trujillo ha organizzato un evento per le socie dei clubes de madres per riflettere sulle contradizioni della condizione femminile nella società peruviana

Come ormai tradizione dal 2004, anche quest’anno il Cesvitem Perù ha organizzato un evento per celerare la ricorrenza del Giorno della Donna. Così venerdì 6 marzo si è tenuto presso la sede della nostra associazione un laboratorio sul tema “Integrazione attiva della donna”. L’incontro, tenuto dalle psicoterapeute Mayra Cruzado Chaffo e Alexis Arismendi Vegas, ha visto la partecipazione di 64 socie dei vari clubes de madres di Trujillo che collaborano alla realizzazione del Progetto Pininos. Si è trattato di un’importante occasione per riflettere sul ruolo della donna nella società peruviana, attraverso l’esposizione di dati ma anche attività di gruppo, di espressione corporale e di musicologia.

In Perù le donne sono 13,8 milioni, pari al 50,3% della popolazione. Negli ultimi anni la loro condizione è per molti versi migliorata. Ad esempio la mortalità materna, dal 2000 al 2008, è diminuita del 22%, mentre il tasso di analfabetismo femminile è passato dal 18,3% del 1993 al 10,6% del 2007. Ma, in ambito sia sanitario che educativo, permangono ampie zone d’ombra, come il fatto che il 12% delle donne incinte siano in età adolescienziale, o che il 75,3% degli analfabeti è donna. Qualche speranza viene in compenso dalla politica: dopo le elezioni del 2006 la percentuale dei seggi rosa al Congresso è passata dal 16 al 29% e, per la prima volta nella storia del paese, una donna, Lourdes Mendoza del Solar, è salita alla carica di vicepresidente. In compenso solo 4 province su 195 e 46 distretti su 1.615 sono guidati dal “alcadesas”.

“Resta il fatto - sottolinea Mylene Ibañez Rodriguez, responsabile del settore progetti del Cesvitem Perù  - che tutte le statistiche, a partire dal Censimento 2007, dimostrano come le donne rappresentino una netta maggioranza tra i poveri, i malnutriti, gli analfabeti, le vittime di violenza. L’uguaglianza di genere è ancora molto lontana, a livello pubblico, soprattutto per l’accesso al mondo de lavoro o ai servizi sociali e sanitari, e privato, in casa, nella vita di tutti i giorni. Ma il coraggio e la determinazione delle centinaia di madri che collaborano ai progetti del Cesvitem Perù ci spinge a lavorare con impegno affinchè tutte le donne possano godere dei diritti e delle opportunità che meritano. È questo il senso più profondo e migliore del Giorno della Donna”.

Notizia del 18/03/2009


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