Approfondimenti
Energy with Africa, un ponte di luce tra Italia e Guinea
Il Cesvitem è entrato nella rete di partner a sostegno del gemellaggio tra gli Istituti della Cittadella scolastica di Mirano (VE) e l'Università di Labé (Guinea): un percorso che, a partire dalle energie rinnovabili, prova a costruire un mondo migliore.
Da fare “per” a fare “con”. Da un trasferimento di tecnologie ad un trasferimento di competenze. Il gemellaggio tra gli Istituti superiori della Cittadella di Mirano (VE) e il Centre Universitaire de Labé (Guinea) è entrato ufficialmente in una nuova fase, simboleggiata dal cambio di denominazione da “Energy for Africa” a “Energy with Africa”. Una splendida esperienza di cui da quest’anno fa parte anche il Cesvitem, che ha colto con entusiasmo l’invito ad entrare nella rete di partner che già comprende le tre scuole della cittadella (IIS Levi-Ponti, IIS 8 Marzo-Lorenz e il Liceo Majorana-Corner) e le Acli Provinciali di Venezia.
Tutto parte nel 2014, quando una classe del Levi-Ponti incontra Mamadou Kairaba Diallo, giovane studente guineiano residente in Italia. Mamadou racconta la sua storia di migrante e dell’estrema povertà del suo paese. Ma a colpire più di tutto è il racconto della drammatica sorte di un suo caro amico. Mentre di sera studiava nella sua abitazione, il ragazzo si addormentò, finendo per restare ucciso dall’incendio provocato dalla candela che utilizzava per illuminare i libri. Sulla spinta, anche emozionale, di questa testimonianza, nacque il progetto Energy for Africa, allo scopo di dotare un padiglione dell’Università di Labé di un impianto fotovoltaico, in modo da garantire la fornitura di energia elettrica alla biblioteca e all’aula insegnanti. Un sogno concretizzatosi a marzo 2016, con l’installazione dell’impianto da parte di una delegazione di docenti e studenti del Levi-Ponti.
“Con Energy with Africa faremo un passo in più - spiega la preside del Levi-Ponti Marialuisa Favaro -, aprendo la strada ad una formazione di qualità nell’ambito delle energie rinnovabili. In base alla convenzione sottoscritta lo scorso settembre, ci siamo infatti impegnati a seguire la formazione dei docenti guineiani che insegneranno nei nuovi laboratori dedicati alle tecnologie fotovoltaiche di cui si sta dotando l’ateneo”. Simbolo di questa nuova fase è Scholar (dall’unione di “school” e “solar”), l’innovativo kit solare ideato e realizzata da studenti e docenti del Levi-Ponti. Una semplice valigetta di legno, facilmente trasportabile, contenente un vero e proprio impianto fotovoltaico, in grado di fornire energia sufficiente per alimentare un portatile, ricaricare un cellulare e illuminare un tavolo di studio per 10 ore. Il tutto con un costo di soli 150 euro. Scholar avrà un doppio utilizzo. Da un lato, data la sua natura di impianto fotovoltaico in miniatura, sarà utilizzate come strumento di formazione pratica degli insegnanti guineiani. Dall’altro lato le valigette saranno donate ad un gruppo di studenti selezionato dall’Università di Labé, che potranno così studiare in condizioni più confortevoli.
Ma Energy with Africa ha un significato ancora più profondo. “Questa esperienza - afferma la preside Favaro - ha un grande valore a livello educativo per i quattromila studenti della Cittadella, soprattutto laddove accompagna i ragazzi ad affrontare il tema delle migrazioni oltre le paure e i preconcetti”. Un aspetto, quest’ultimo, su cui sta investendo molto proprio il Cesvitem, che in questi mesi sta realizzando una serie di incontri di educazione alla cittadinanza globale con le classi delle scuole coinvolte, promuovendo con i ragazzi una riflessione sulle grandi sfide della globalizzazione. “Nel 2016 - sottolinea Giovanni Costantini, referente del Cesvitem per le attività nelle scuole - il 7% dei 180 mila migranti arrivati in Italia proveniva dalla Guinea. Intervenire in questo paese con un progetto di cooperazione significa dare concretezza all’idea di “aiutiarli a casa loro”, uno slogan che troppo spesso risuona a vuoto. Come comunità educante - scuola, istituzioni, società civile - abbiamo il dovere di aiutare i nostri ragazzi ad orientarsi in una realtà sempre più complessa, evitando semplificazioni e demagogie”.
Notizia del 28/03/2017