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Katia, dare il massimo è la regola

Diciotto anni, beneficiaria dei progetti Sad del Cesvitem da quando ne aveva cinque, a marzo ha conquistato con grande forza di volontà un posto alla facoltà di Farmacia e Biochimica all'Universidad Nacional de Trujillo. È stata inserita nel "Progetto Borse Futuro" e ora attende un aiuto dall'Italia.

“È uno dei primi ricordi nitidi della mia infanzia. La mia scuola aveva organizzato una fiera della scienza, uno di quegli eventi aperti al pubblico in cui gli alunni espongono progetti ed esperimenti frutto del loro lavoro. Io tenevo un banchetto sulle erbe curative: ne avevo trovate più di una trentina, di ognuna sapevo a memoria il nome e i benefici sulla salute”. È proprio vero che i sogni d’infanzia finiscono per seguirci tutta la vita. Di sicuro lo è nel caso di Katia Yuleydi Rivera Rodríguez. A più di dieci anni di distanza, lo scorso marzo si è presentata ai severi test d’ingresso dell’Universidad Nacional de Trujillo, facoltà di Farmacia e Biochimica: 131 candidati e 31 posti disponibili. Katia si è classificata all’11° posto, facendo così un altro passo verso la realizzazione del suo sogno di bambina. “Scoprire le proprietà curative di ogni sostanza è una curiosità che non mi ha mai abbandonata. È per questo che voglio diventare un chimico farmaceutico, per indagare sulle malattie e contribuire a prevenirle e a trattarle, per sostenere chi soffre e aiutarlo a guarire. Molte volte è un lavoro oscuro, dietro le quinte, di cui è difficile riconosere l’importanza. Ma non appena ci ammaliamo ci rendiamo conto di quanto sia indispendabile per la nostra vita”.

Per coltivare il suo sogno, Katia lotta da una vita. Quarta di quattro fratelli, papà muratore e mamma casalinga, ha imparato fin da piccola a impegnarsi al massimo. “Quando sono nata, per qualche anno mia mamma ha lavorato per contribuire a mantenere la famiglia: eravamo in sei e il modesto salario di papà non era sufficiente. Per questo già a due anni mi iscrissero ad un asilo. Mamma pensava che iniziare la scuola così presto mi avrebbe fatto andare in disgrazia lo studio. E invece è successo l’esatto contrario”. Anche grazie all’appoggio ricevuto attraverso i progetti di sostegno a distanza del Cesvitem, in cui è entrata all’età di cinque anni, passo dopo passo Katia ha acquisito sempre più consapevolezza nelle proprie capacità. “Quando il Cesvitem mi ha garantito la borsa di studio per la scuola secondaria, ho capito che non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione. Per cinque anni ho messo tutta me stessa nello studio, anche più di quanto gli insegnanti effettivamente mi chiedessero. Nelle scuole secondarie di periferia purtroppo la qualità dell’istruzione non è molto alta e chi vuole puntare all’università deve impegnarsi al massimo”. Uno sforzo che è stato ampiamente ripagato: non solo Katia è stata per tutti i cinque anni di superiori la seconda migliore studentessa del suo anno, ma come detto ha superato brillantemente gli esami d’ingresso alla UNT. “Ad aprile ho già cominciato le lezioni: qui per me è un mondo completamente nuovo, con insegnanti preparati che pretendono molto da noi. Io non mi tiro indietro: sono abituata a dare sempre il meglio di me e alla prima prova dell’esame di Chimica ho preso 20, il voto massimo”.    

Katia è stata inserita dal Cesvitem Perù nel “Fondo Borse Futuro”, il programma riservato agli studenti universitari. Se è vero che due suoi fratelli sono andati a vivere per conto loro, le condizioni economiche della famiglia Rivera Rodríguez restano difficili, anche a causa delle precarie condizioni di salute dei genitori. “A mia madre è stata diagnosticata una bronchite cronica, e anche papà soffre di probelmi alle vie respiratorie che spesso gli impediscono di lavorare. Non è una situazione facile, ma è anche una motivazione in più per diventare una professionista in ambito sanitario. Ho voglia di arrivare, fiducia nelle mie capacità e grande forza di volontà. Spero solo che qualcuno dall’Italia abbia la possibilità di accompagnare i miei sforzi”.  

Il costo annuale della borsa di studio di Katia è pari a 1.100 euro. Contributi, anche parziali, possono essere versati sui conti corrente intestati al Cesvitem (per gli estremi vedere il link nel box Approfondimenti) indicando nella causale “Fondo Borse Futuro - BU032”.

Notizia del 22/09/2016


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