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Sosteniamo il futuro, un viaggio lungo un anno

In collegamento con il Perù

Sosteniamo il futuro, un viaggio lungo un anno

Si è concluso a fine gennaio il progetto "Sosteniamo e condividiamo il futuro" promosso da La Gabbianella: tra i protagonisti anche il Cesvitem e un gruppo di studenti dell'Enaip di Mirano (VE), artefici di un ponte di solidarietà con il Perù.

Un viaggio lungo un anno. Un anno per diffondere la cultura del sostegno a distanza come pratica di solidarietà responsabile e strumento di autosviluppo. Un anno per conoscere dieci ragazzi del Sud del mondo e aiutarli tramite altrettante borse di studio. Si è conclusa a fine gennaio, con un evento finale a Roma, l’avventura di “Sosteniamo e condividiamo il futuro”, progetto promosso da La Gabbianella, coordinamento nazionale per la promozione del sostegno a distanza, e finanziato dalla Tavola Valdese attraverso i fondi dell’8 per mille. Protagonisti dell’iniziativa sono stati cinque gruppi di studenti di scuole superiori italiane, coordinati da altrettante associazioni aderenti a La Gabbianella: tra queste ultime c’era anche il Cesvitem, che con i ragazzi dell’Enaip di Mirano (VE) ha creato un ponte di conoscenza e solidarietà con il Perù e con gli studenti sostenuti dalla nostra sede di Trujillo.

“Le attività del progetto - sottolinea il presidente del Cesvitem Simone Naletto - hanno permesso ai ragazzi coinvolti di toccare con mano il valore più profondo del sostegno a distanza. Questa forma di solidarietà non è un semplice atto di beneficenza, un obolo economico con cui metterci a posto la coscienza. Il sostegno a distanza è un’opportunità straordinaria per costruire un mondo migliore, in cui tutti abbiano davvero le stesse opportunità e possano portare il proprio contributo per il benessere della propria comunità e del proprio paese”.

Come detto, per i ragazzi dell’Enaip tutto ciò è stato possibile grazie al contatto diretto con la nostra sede in Perù, culminato in una lunga videochiamata con Alex e Leydin, due studenti universitari del Progetto Borse Futuro. “Eravamo curiosi - racconta Nicola, uno degli studenti italiani coinvolti - di conoscere la loro realtà, le loro abitudini, le loro passioni. Alla fine ci siamo resi conto che, pur abitando letteralmente dall’altra parte del mondo, le cose che ci uniscono sono molte di più rispetto a quelle che ci differenziano. È un punto di partenza molto importante, perché proprio partendo dalle cose che ci accomunano possiamo trovare la strada per costruire un domani più giusto per tutti”. Un impegno che i ragazzi dell’Enaip hanno cominciato a concretizzare negli ultimi mesi con alcune piccole iniziative di raccolta fondi proprio a favore delle borse di studio di Alex e Leydin. “A Natale abbiamo venduto piccoli presepi artigianali provenienti proprio dal Perù, mentre a Carnevale i nostri compagni del corso di estetica hanno fatto da truccatori per le feste dei bambini. Piccoli gesti, semplici ma concreti, che ci hanno permesso di tenere aperta una finestra sul mondo”. 

“C’è un proverbio cinese - conclude Naletto - che a mio parere riassume nel migliore dei modi l’esperienza vissuta con i nostri ragazzi in Italia e in Perù. “Se stai pensando al prossimo anno, coltiva riso. Se stai pianificando i prossimi dieci anni, pianta alberi. Ma se stai pensando ai prossimi cento anni, istruisci le persone”. In questi mesi, attraverso il sostegno a distanza abbiamo pensato ai prossimi cento anni”.

Notizia del 04/02/2016


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