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Al lavoro con AVSI per l'istruzione primaria a Xipamanine

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Al lavoro con AVSI per l'istruzione primaria a Xipamanine

Una nuova sfida ci attende nelle periferie di Maputo: un progetto per migliorare a trecentosessanta gradi la qualità dell'educazione, tra nuove infrastrutture, corsi di formazione e sostegno ai bambini provenienti dalle famiglie più povere.

Tre anni di lavoro per migliorare a trecentosessanta gradi la qualità dell’istruzione. È la nuova sfida che attende il Cesvitem a Xipamanine, uno dei quartieri più poveri delle periferie di Maputo, la capitale del Mozambico, dove siamo operativi da quasi dieci anni con il progetto di sostegno a distanza Kukula. Proprio in virtù di questa esperienza maturata sul campo, la Fondazione AVSI di Milano ha voluto coinvolgere la nostra associazione in un importante progetto per la promozione della scolarizzazione primaria nel distretto urbano di Nhlamankulu, di cui fa appunto parte anche il bairro di Xipamanine.

Il progetto, che sarà cofinanziato dalla Cooperazione Italiana, nasce da un’indagine svolta da AVSI con l’associazione locale Khandlelo sulle problematiche in ambito educativo nei quartieri di Xipamanine e Chamanculo. I risultati dell’inchiesta, condotta tra insegnanti, genitori e rappresentanti di associazioni comunitarie, hanno evidenziato tutta una serie di carenze: dalla mancanza di infrastrutture adeguate alla scarsa preparazione degli insegnanti, dagli alti tassi di analfabetismo e abbandono scolastico alla mancanza di interesse per lo studio da parte di bambini e ragazzi. Limiti che caratterizzano in generale l’intero sistema scolastico del Mozambico, ancor più gravi in un paese in cui la metà della popolazione ha meno di 15 anni.

Nasce da qui un progetto a tutto tondo, che cercherà di intervenire in modo concreto su ogni singola problematica. Il fulcro sarà l’ampliamento della scuola primaria Unidade 13, un istituto pubblico frequentato nel 2014 da 1.840 alunni di età compresa tra i 6 e i 15 anni. A causa della scarsità di aule, ogni classe è composta in media da 52 alunni e le lezioni si svolgono in tre turni di 5 ore di lezioni ciascuno: in realtà l’ora è di 40 minuti, sicché la durata delle lezioni è pari a poco più di 3 ore al giorno. Per questo il progetto prevede, oltre alla ristrutturazione di locali esistenti, la costruzione di 8 nuove aule, sufficienti a ridurre a due i turni giornalieri e ad aumentare fino a 4 ore e mezza la durata giornaliera delle lezioni.

Ma quello strutturale sarà solo il primo passo. Il miglioramento dell’istruzione primaria a Nhlamankulu passerà anche per altre importanti azioni. In primo luogo otto corsi di formazione (per un totale di 360 ore di attività) che coinvolgeranno 350 persone tra direttori, insegnanti e operatori scolastici delle 19 scuole primarie del distretto. E ancora: accompagnamento e fornitura di materiale scolastico a 900 bambini provenienti da famiglie più vulnerabili, sostegno e supporto scolastico ai 600 alunni con più carenze, potenziamento dell’offerta di attività extrascolastiche (sport, corsi di informatica, inglese e disegno, gite e feste) per aiutare gli alunni ad appropriarsi dei propri talenti e abilità individuali.

“Siamo ben felici di partecipare a questo progetto a fianco di AVSI e Khandelo - sottolinea il presidente del Cesvitem Simone Naletto -. Da un lato perché la promozione del diritto all’istruzione è da sempre la priorità per eccellenza del nostro impegno nel Sud del mondo. Dall’altro perché riteniamo che si tratti di un progetto estremamente significativo: le azioni previste e il coinvolgimento della comunità locale, a partire dalla responsabilizzazione delle famiglie, fanno di questa iniziativa un importanteintervento pilotaper il miglioramento quantitativo e qualitativo dell’educazione primaria, che potrebbe essere replicato in futuro in altre aree della città”.Notizia del 28/07/2015


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