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Il Sad visto dal Sud: i progetti Cesvitem a confronto

Il Sad visto dal Sud: i progetti Cesvitem a confronto

Si è tenuta a Maputo la prima Conferenza dei progetti di sostegno a distanza promossi dal Cesvitem: un momento di confronto tra coordinatori e operatori per tracciare nuove strade.

Il Sad visto dal Sud. Si è tenuta dall’11 al 14 luglio scorsi a Maputo la prima Conferenza nazionale sul sostegno a distanza promossa dal Cesvitem Mozambico. Il forum ha visto la partecipazione di tutti i partner e i coordinatori coinvolti nella gestione dei quattro progetti Sad promossi dal Cesvitem nel paese, ovvero Esperança, Kukula, Ntwanano e Ohacalala. Un momento di confronto particolarmente prezioso, grazie anche all’intervento di alcuni relatori esterni che hanno permesso ai partecipanti di acquisire una visione ancor più ampia sui vari temi all’ordine del giorno.

“Questa iniziativa - sottolinea il rappresentante del Cesvitem in Mozambico Figueiredo Rosario - è nata dalla constatazione che sono ormai passati molti anni da quando abbiamo cominciato la promozione dei progetti di sostegno a distanza in Mozambico. Anni in cui la realtà è molto cambiata, con una conseguente modifica anche nelle esigenze della popolazione. Dall’emergenza del post guerra civile siamo passati ad una realtà politicamente più stabile, in cui i bisogni si stanno evolvendo. La promozione del diritto all’istruzione era ad esempio meno sentita anni fa, quando nel paese mancava praticamente tutto. Oggi, invece, è una priorità assoluta, anche a livello governativo. Lo stesso vale per altri problemi emersi con forza negli ultimi anni, come l’alta diffusione di malattie come l’Aids e tutte le conseguenze a livello sociale ed economico determinate dagli alti livelli di mortalità”.

I rappresentanti di ogni progetto hanno avuto modo di presentare le proprie esperienze. Come emerge dagli atti generali della Conferenza, l’attenzione dei partecipanti si è incentrata in particolar modo sulla gestione del sostegno a distanza, mettendo in luce i punti di forza di ogni singola iniziativa e valutandone l’applicazione anche agli altri progetti. Un aspetto particolarmente significativo, visto che si sono confrontati operatori provenienti da zone diverse del paese. “In particolare - conclude Figueiredo - abbiamo discusso di temi quali i criteri di selezione dei beneficiari, la durata dl sostegno, la gestione della corrispondenza, la sostenibilità. Il tutto nell’ottica di un miglioramento continuo della nostra azione. Contiamo che questa prima Conferenza sia solo un punto di partenza: in futuro speriamo di poter allargare questa esperienza anche ad altre realtà e associazioni che promuovono il sostegno a distanza nel nostro paese”.

Notizia del 24/08/2011


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