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Aumento tariffe postali per il non profit: firma l'appello!

Il Governo cancella le agevolazioni e i costi per le spedizioni di stampa e materiale informativo aumentano del 500%: a rischio la comunicazione, la raccolta fondi e le attività di sensibilizzazione di migliaia di associazioni

Dal 1° aprile 2010 sono state soppresse, sulla base di un decreto interministeriale del 30 marzo,  le tariffe agevolate postali per tutta l'editoria libraria, quotidiana e periodica. Il provvedimento, adottato a sorpresa dal Governo dopo che per anni le agevolazioni erano state puntualmente rinnovate, mette in grossa difficoltà anche le attività di raccolta fondi e di comunicazione del settore non profit. In media, infatti, il costo di ogni singola spedizione risulta aumentato del 500%.

“La spesa per l’invio di una copia del nostro trimestrale Il Girotondo - spiega il presidente del Cesvitem Simone Naletto - passa da 0,06 a 0,28 euro. Complessivamente la spedizione di ogni numero ai nostri sostenitori ci costerà più di 800 euro, mentre con le tariffe agevolate ne spendevamo meno di 200. È un provvedimento davvero incomprensibile, soprattutto in un momento in cui al Terzo settore in generale e alle ong in particolare viene giustamente chiesta una sempre maggiore trasparenza rispetto al proprio operato: in questo senso limitare le capacità comunicative e di rendicontazione di decine di associazioni è davvero un controsenso. Senza contare i danni in termini di raccolta fondi, in quanto le iniziative di fund raising, già di per sé difficili in questo momento di crisi, si scontano ora con costi materiali davvero insostenibili”. Ma al di là di questi aspetti, prosegue Naletto,  “viene messo in pericolo il capillare lavoro di informazione e sensibilizzazione realizzato dalla stampa non profit, storicamente orientata alla difesa dei diritti, al rafforzamento del dialogo interculturale, all’approfondimento, in generale, di temi spesso ignorati dai mass media tradizionali”.

Nonostante il decreto specifichi che un successivo provvedimento potrebbe stabilire ulteriori agevolazioni, ciò comporterà un periodo di vacatio tra l’entrata in vigore del primo e l’eventuale successivo che coincide con un momento dell’anno in cui in genere ogni organizzazione attua delle spedizioni ai propri donatori: basti pensare alle campagne promozionali per il 5 per mille in atto in queste settimane. Il danno insomma c’è e non può essere cancellato a posteriori.

L’alzata di scudi da parte del mondo non profit è stata ovviamente immediata, con una richiesta unanime al Governo affinchè siano immediatamente ripristinate le tariffe agevolate. Il tam tam corre soprattutto su internet: un appello on line, in particolare, è stato lanciato dal settimanale Vita. “Come Cesvitem abbiamo già aderito - spiega Naletto - e invitiamo tutti i nostri amici e sostenitori a fare altrettanto: difendere le tariffe agevolate significa difendere l’impegno e il lavoro di decine e decine di associazioni, protagoniste di tantissimi progetti dall'enorme impatto sociale”.

Notizia del 08/04/2010


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