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Grazie mille per il cinque per mille!

Grazie mille per il cinque per mille. Anzi, a voler essere precisi, grazie 1.172: tanti sono stati, nel 2006, gli amici e i sostenitori che hanno deciso di devolvere al Cesvitem il cinque per mille del proprio Irpef. Un risultato non trascurabile per la nostra associazione: per dare un’idea, tenendo conto del numero di preferenze ricevute, ci siamo classificati all’835° posto tra quasi 29 mila onlus che avevano fatto domanda di accesso a questa nuova forma di finanziamento. Purtroppo, non sapendo a quanto effettivamente ammontano i contributi ricevuti (a giugno l’Agenzia delle Entrate ha reso noti solo gli elenchi con il numero di preferenze), non siamo ancora in grado di comunicare per quale progetto saranno utilizzati: contiamo di poterlo fare entro la fine dell’anno, in modo da rendere come sempre i nostri amici partecipi di quello che la loro generosità rende possibile.

In generale il debutto del cinque per mille è stato davvero col botto: sono stati infatti ben 15,8 milioni (60,1% del totale) i contribuenti che hanno colto l’occasione di devolvere il proprio 5 per mille. La parte del leone l’hanno fatta le onlus con 9,4 milioni di firme. Nettamente staccati, e praticamente appaiati con circa 2,1 milioni di firme a testa, gli altri tre settori a cui era possibile destinare il proprio contributo (ricerca scientifica, ricerca sanitaria, attività sociali dei Comuni di residenza.

Viste le premesse, la campagna 2007, ormai agli sgoccioli, dovrebbe dare risultati ancora migliori, anche se c’è un grosso punto interrogativo: la Finanziaria 2006, pur confermando il cinque per mille, ha infatti previsto per l’edizione 2007 un "tetto" massimo di spesa pari a 250 milioni di euro. In altre parole lo Stato girerà alle realtà destinatarie del 5 per mille fino a un massimo 250 milioni e non oltre, trattenendosi la quota eccedente nel caso altamente probabile in cui l'adesione dei contribuenti producesse un volume di finanziamenti maggiore. Calcolando che attraverso il 5 per mille gli italiani hanno donato, nel 2006, circa 400 milioni di euro complessivi, porre un tetto di 250 milioni significa quasi dimezzare quanto arriverà alle associazioni, trasformando il 5 per mille in un 3 per mille o addirittura meno.

Un fatto molto grave per i beneficiari ma anche e forse più per i contribuenti, che non vengono informati di quanto realmente versano alle organizzazioni che sostengono. Per questo il Terzo Settore ha deciso di far sentire la propria voce. Il settimanale Vita, in particolare, ha lanciato una campagna per chiedere al Governo di abolire il tetto o perlomeno innalzarlo a 500 milioni, rendendolo così adeguato alla generosità dei contribuenti italiani.

Notizia del 28/06/2007


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