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Il diritto all'acqua passa per Mucaca

Il brindisi per il nuovo pozzo di Mucaca

Mozambico, il diritto all'acqua passa per Mucaca

Lo scorso 30 luglio č stato ufficialmente inaugurato il nuovo pozzo realizzato dai nostri partner di Watana in uno dei quartieri di Monapo. E gią si pensa ad un'iniziativa simile in un altro bairro della cittą

Il 30 luglio scorso è stata una giornata a suo modo storica per la piccola comunità di Mucaca, uno dei quartieri di Monapo, la cittadina del nord del Mozambico dove da anni il Cesvitem è presente grazie alla collaborazione con l’associazione Watana. I 3.500 abitanti del bairro hanno potuto infatti festeggiare l’inaugurazione ufficiale del pozzo per il rifornimento di acqua potabile realizzato grazie ad una donazione ad hoc di 7.000 euro giunta al Cesvitem.

In realtà i lavori, realizzati da una ditta locale, erano iniziati a dicembre 2009 e, dopo alcuni ritardi causati dalla difficoltà di reperire cemento verificatasi in tutto il nord del Mozambico all’inizio dell’anno, già dallo scorso aprile la popolazione locale aveva potuto cominciare ad utilizzare il pozzo in modo informale. A luglio, dopo aver atteso la nomina dei nuovi amministratori locali dopo le recenti elezioni, finalmente si è potuto provvedere alla cerimonia ufficiale di consegna, alla presenza delle autorità e dei lider comunitari.

“Mucaca - spiega Adolfo Saquina, presidente di Watana - è un bairro periferico di Monapo e, nonostante la sua popolazione sia in continuo aumento, è servito in modo molto deficitario dall’acquedotto municipale. Migliaia di persone sono così costrette a servirsi di pozzi scavati a mano, che però non sono certo garanzia di trovare acqua pulita e potabile. Senza contare che, a causa della loro scarsa profondità, da agosto a dicembre anche questi pozzi sono completamente secchi. Per mesi dunque l’unica fonte d’acqua resta il Rio Monapo, che dista però più di tre chilometri dalle case”.

Ora la situazione è completamente cambiata, grazie al nuovo pozzo con pompa manuale che pesca l’acqua a circa 50 metri di profondità. “Oltre al taglio del nastro e all’apertura del lucchetto che bloccava la pompa - spiega Adolfo -, abbiamo voluto festeggiare con un doppio brindisi, uno con dello spumante e uno proprio per l’acqua del pozzo, così che tutti ne hanno potuto apprezzare l’ottima qualità. Poi si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti del municipio di Monapo: tutti, oltre a ringraziare il Cesvitem e il donatore che hanno reso possibile questo intervento, hanno caldamente invitato la comunità ad avere cura dell’opera, in modo da mantenerla perfettamente funzionante nel tempo”. Anche per questo motivo è stato creato un apposito comitato di gestione. “Si tratta di otto persone indicate dai lider comunitari, che hanno il compito di sorvegliare il pozzo e provvedere alla sua manutenzione, sia ordinaria, come il periodico cambio delle guarnizioni, sia straordinaria nel caso della rottura di una delle componenti. Per finanziare queste attività, il comitato provvede mensilmente a raccogliere un contributo da tutti gli utenti, pari a 5 meticais, ovvero 10 centesimi di euro”.

L'impegno di Watana per la promozione del diritto all'acqua non si ferma qui. "Visto il successo di quanto realizzato a Mucaca - conclude Adolfo -, stiamo studiando un'iniziativa analoga a Iohane, un altro quartiere di Monapo con cronici problemi di rifornimento idrico".

Notizia del 20/08/2010


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