Mutitu Water Project

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Il contesto

Secondo le Nazioni Unite, il Kenya è uno dei paesi affetti da cronica scarsità d’acqua: a fronte di uno standard minimo internazionale di 1.000 metri cubi pro capite, un cittadino keniano ha a disposizione solo 647 metri cubi di acqua all’anno. Quantità che, a causa dell'aumento della popolazione, nel 2020 potrbbe scendere a 359 metri cubi annui (fonte: World Water Development Report 2006). L'85% del territorio keniano è arido o semiarido. Solo il 42% della popolazione rurale ha accesso a fonti di acqua potabile, percentuale che scende al 6% nelle aree desertiche del nord est.

L’approvvigionamento idrico è uno dei principali problemi del paese, causato da vari fattori tra cui l’aumento della popolazione, l’inquinamento e l’impoverimento delle fonti esistenti (a partire da laghi e fiumi), la deforestazione incontrollata, la mancanza di fondi e infrastrutture: è stato calcolato che solo negli ultimi 30 anni la quantità di acqua disponibile per il consumo umano si è ridotta del 66%.

Questa carenza, unita alla grande variabilità delle precipitazioni, è causa di ricorrenti periodi di siccità, con danni molto pesanti sull’economia nazionale e sul benessere della popolazione: raccolti scarsi, bestiame decimato, malattie causate dall’assunzione di acqua sporca o infetta, peggioramento delle condizioni sanitarie (in particolare dei bambini al di sotto dei 5 anni), aumento della desertificazione, spostamenti in massa della popolazione. L’ultima grave carestia, che nell’estate 2011 ha coinvolto tutto il Corno d’Africa, ha coinvolto 3,2 milioni di persone, quasi il 10% della popolazione. Due stagioni delle piogge consecutive caratterizzate da scarse precipitazioni hanno causato la morte di oltre il 70% dei capi di bestiame. In pochi mesi il prezzo del grano è aumentato del 120% e nelle aree più colpite il tasso di malnutrizione è salito al 30%. Il governo keniano, pressato dalla doppia emergenza della siccità e dell’ondata di profughi provenienti dai paesi confinanti, ha dovuto decretare lo stato di emergenza nazionale.

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