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Sostegno a distanza, arrivano le letterine di Natale

Dopo un viaggio di migliaia di chilometri, sta arrivando nelle case dei nostri sostenitori la corrispondenza dei bambini e dei ragazzi coinvolti nei nostri progetti Sad. Una nuova occasione per affacciarsi sulla realtà del Sud del mondo e rinsaldare un legame solidale.

Le cassette delle lettere dei nostri sostenitori si stanno riempiendo di solidarietà. Proprio in questi giorni stanno finalmente arrivando a destinazione, dopo un viaggio di migliaia di chilometri, le letterine dei bambini e dei ragazzi dei progetti di sostegno a distanza. Il materiale è già passato presso la nostra sede e, dopo un lungo lavoro di imbustamento e smistamento, lo scorso 17 novembre il primo blocco di corrispondenza ha preso la strada dei destinatari finali.

Per alcuni dei nostri sostenitori è una splendida prima volta, per tanti altri un rapporto che si rinsalda anno dopo anno. Ma per tutti è una finestra attraverso cui è possibile affacciarsi direttamente sul Sud del mondo, guidati dalle parole e dai disegni di chi ai nostri sostenitori deve la speranza di un domani migliore. Sempre, ovviamente, con il valore aggiunto di una nuova foto del beneficiario, per dare l’idea, anche visiva, della sua crescita.

Come ripetiamo sempre, è ovviamente possibile rispondere. Anzi, vi invitiamo il più possibile a farlo: anche solo poche righe, o una vostra fotografia, o una cartolina della vostra città, per un bambino del Sud del mondo possono rappresentare un vero e proprio tesoro. Le lettere possono essere inviate direttamente alle nostre sedi o ai partner con cui collaboriamo, utilizzando gli indirizzi e le istruzioni che trovate nel link nel box Approfondimenti.

Assieme alle letterine è in arrivo anche il nuovo numero della nostra rivista Il Girotondo. Copertina e dossier sono dedicati alle borse di studio universitarie dei nostri progetti di sostegno a distanza in Mozambico e Perù. Pagina dopo pagina festeggiamo le lauree di Leydin, Danae e Frank. Raccontiamo i sogni e le speranze degli ultimi ragazzi entrati nel Fondo Borse Futuro. Ribadiamo, ancora una volta, come l’istruzione sia la chiave fondamentale per la costruzione di un mondo migliore. Perché, come scrive nell’editoriale il presidente del Cesvitem Simone Naletto, “la nostra soddisfazione più grande sono proprio le aspirazioni dei nostri laureati e dei nostri laureandi. Nessuno pensa solo al proprio tornaconto personale. Nessuno pensa di sfruttare l’occasione di riscatto che ha ricevuto per rinchiudersi egoisticamente in un benessere lontano dalla povertà con cui ha dovuto convivere per tutta la vita. Tutti, indipendentemente dall’indirizzo di studi scelto, sognano di trovare il modo di aiutare gli “scartati”. Di restituire almeno in parte quello che a loro volta hanno avuto la fortuna di ricevere”. 

Notizia del 28/11/2017


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