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I calendari solidali per nove compagni in più

I nove alunni "in più" della Petrarca

I calendari solidali per nove compagni in più

Torna per il tredicesimo anno consecutivo l’iniziativa della scuola media Petrarca di Borbiago (VE): alunni e insegnanti mobilitati per nove bambini e ragazzi sostenuti a distanza attraverso i progetti Cesvitem.

Una sorta di Facebook cartaceo. E, soprattutto, solidale. Torna anche quest’anno lo speciale calendario realizzato dagli alunni della scuola media Petrarca di Borbiago. Dodici mesi con le foto delle undici classi dell’istituto, simile nella sostanza agli annuari tipici delle scuole americane a cui si ispirò in origine Mark Zuckerberg per creare il social network più famoso del mondo. Ma con tocco in più: le foto dei nove bambini e ragazzi dal Perù e dal Mozambico che da anni la Petrarca sostiene a distanza attraverso i progetti del Cesvitem.

“Tutto è cominciato nel 1999 - spiega il professor Angelo Ingaliso, docente di educazione artistica - con un mercatino di Natale promosso dai genitori con i manufatti realizzati dai ragazzi durante i laboratori tenuti dalla scuola. Quando si dovette pensare a quale scopo destinare il ricavato, un collega propose di avviare un sostegno a distanza attraverso il Cesvitem: già al primo anno riuscimmo ad sottoscriverne tre”. L’anno successivo, dall’intuizione di un ragazzo, nacque l’idea dei calendari con le foto di tutte le classi, da conservare come ricordo degli anni della scuola media. Idea brillante, successo garantito: la vendita dei calendari, unita al mercatino, va così bene che i sostegni a distanza sono saliti anno dopo anno a nove. “Amanda, Maria, Carlos, Bachir, Priscila, Lemiha, Celcia e Felisberto - elenca il prof. Ingaliso -, non sono fisicamente qui, ma per i nostri 235 ragazzi sono dei veri e propri compagni di classe in più”.

“Nove sostegni - conferma il presidente del Cesvitem Simone Naletto - rappresentano una vera e propria sezione staccata della Petrarca nel Sud del mondo: nove bambini e ragazzi che possono studiare e costruirsi un futuro solo grazie all’aiuto dei loro coetanei italiani. Da quando siamo nati il nostro impegno nel Sud del mondo è andato di pari passo con un’opera di sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo in Italia. Abbiamo lavorato con decine di scuole e incontrato migliaia di studenti, ma la collaborazione con la Petrarca è sicuramente uno dei nostri fiori all’occhiello”.

L’impegno, per gli studenti e gli insegnanti della Petrarca, è sicuramente notevole. Ma è alleggerito dalla collaborazione delle famiglie e di una rete di sponsor locali (quest’anno ben 24) che garantiscono la copertura delle spese di stampa permettendo di destinare l’intero ricavato ai sostegni. “Tante volte - spiega la professoressa Stefania Zorzetto, docente di matematica - noi insegnanti siamo presi da programmi e scadenze, e non ci rendiamo conto che i ragazzi hanno bisogno di motivazioni forti. E un progetto di solidarietà è la motivazione migliore, perché i ragazzi capiscono che, oltre a studiare e a lavorare, fanno qualcosa di importante per altre persone. Sono coinvolti ed entusiasti, e questo è davvero il risultato migliore in un mondo in cui pensare agli altri e non solo ai propri interessi sembra essere così difficile”.

Notizia del 14/12/2012


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