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Nuovo governo Mozambico: spazio all'istruzione?

Armando Guebuza (foto Ricardo Stuckert/PR)

Nuovo governo in Mozambico: più spazio all'istruzione?

Il nuovo premier è l'ex ministro dell'Educazione. Sempre forti le quote rosa: sono donne sette ministri, 106 deputati e il presidente del Parlamento

Il Mozambico ha un nuovo governo. Il presidente Armando Guebuza, confermato trionfalmente alla guida del paese fino al 2014 alle elezioni presidenziali dello scorso ottobre, ha comunicato il 18 gennaio la lista dei 28 ministri che compongono il nuovo esecutivo. Pochi i cambiamenti rispetto al precedente governo, segno della continuità garantita dalla schiacciante superiorità del Frelimo, il partito al governo dal 1975. Spicca però la sostituzione dell’ormai ex primo ministro Luisa Diogo: al suo posto Aires Bonifácio Baptista Ali, che nel precedente governo ricopriva l’incarico di ministro dell’Educazione e della Cultura. 

“Luisa Diogo - sottolinea il rappresentante del Cesvitem in Mozambico Figueiredo Rosario - resta in ogni caso una figura forte e una voce autorevole. Non a caso le è stato affidata la responsabilità dei rapporti con le istituzioni internazionali, da cui ancor oggi dipende gran parte della nostro bilancio statale. La sua sostituzione non significa nemmeno una perdita di peso da parte delle donne nella politica mozambicana. Abbiamo infatti sette ministre, alcune dei quali responsabili di dicasteri di primo piano come il Lavoro, la Giustizia, la Funzione pubblica, le Risorse minerarie. E in parlamento, su 250 deputati, ben 106 sono donne, una decina in più rispetto alla scorsa legislatura e solo una ventina in meno della metà dei seggi: non a caso a presiedere l’assemblea è stata scelta proprio una donna, Veronica Macamo”.

Tra le priorità del nuovo governo sembrano spiccare gli investimenti in ambito educativo. “L’istruzione, come da sempre sosteniamo noi del Cesvitem, è una chiave fondamentale per il futuro, soprattutto in un paese in cui il 64% della popolazione ha meno di 24 anni. Ora anche il governo sembra andare in questa direzione: il nuovo premier è l’ex ministro dell’Educazione e della Cultura. Senza contare che, con la riforma dei ministeri, educazione e cultura sono state separate in due dicasteri autonomi, segno probabilmente della volontà di aumentare gli investimenti per l’istruzione”. 

Resta aperta la questione dello sviluppo della democrazia mozambicana. Il Frelimo ha stravinto le ultime elezioni, con il 75% dei voti, superando la soglia dei due terzi dei seggi parlamentari necessari per apportare modifiche alla costituzione. Ne consegue un’occupazione sempre più profonda degli apparati statali. “Su questo punto - conclude Figueiredo - il dibattito in Mozambico è molto vivo: l’opposizione praticamente non esiste, un fattore visto con preoccupazione da molti osservatori. Abbiamo un partito di governo sempre più forte, ma la democrazia si sta forse indebolendo: e questo, viste le grandi sfide che dobbiamo affrontare sulla via dello sviluppo, può essere un problema non di poco conto”.

Notizia del 20/01/2010


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